La genesi dei Bangla Boys


La domenica sera Diò troppo stanco di non fare niente ebbe un idea. Prese un po d’acqua dalle rive del Gange e la mescolò con una manciata di malto d’orzo profumato delle sacre pianure di Eliopoli. Vide che era cosa profumata è andò avanti. Dio allora soffiò sulla natura inesplorata e raccolse i suoi frutti di luppolo verde. Vide che era cosa buona, essa fermentava come la schiuma del mare, ed il vigore del sole. A questo punto si fermò su di un monte e diede a questa mescolanza il nome di Peroni. Diò allora ordinò a dieci uomini del popolo delle indie di cospargere le loro terre di questa Peroni. La terra si inebriò della sua spuma, di li due semi presero vità. Diò così creo i Bangla Boys e diede loro i nomi di Dave Dacoda e Sardone, dai loro denti prese forma un terzo essere Josè Domingo Carlos Anaja de lo Japijentu. Di li in poi non fu più la stessa cosa…

Osè Domingo Carlos Anaya de lo Japigentu

Ciao, mi chiamo Osè Domingo Carlos Anaya de lo Japigentu. Nasco nel 1978 e sono un pigiacordelettronico professionista. Dopo un'infanzia passata ad aiutare mio zio boscaiolo nelle foreste aguadoreñe ricevetti in regalo la mia prima chitarra costruita da mio zio usando proprio il legno da me ricavato: che sorpresa!!! ...e con l'aiuto di 2 castori (Walter e Zratopeia). Il mio attuale sound non nasconde misteri ed è facile comprendere che le mie influenze siano state il Blues, il Rock e il Folk psichedelico Uruguayano, anche se, è sempre giusto ricordare, il rilievo che il genere afro-metal abbia avuto nella fase più alienata della mia vita (1993-1995).Nel 2004 mi sono iscritto a scuola di assolismo in modo da poter proiettare in emozionismi musicati le confuse frattali esperienze post adolescenziali intrise di riso bianco e latte fresco.Succesivamente mi sono dedicato alla vita sui palchi con chitarra e basso e alla vita nei parchi con eskimo leopardato e sandali tricolore.Il mio hobby preferito è il sumo. Il mio piatto sono linguine al kiwi. Cosa mi piace fare di più quando sono in vacanza? Scrivere, disegnare e pettinare colombi.Il resto...è tutto da scrivere e con voi mi auguro di poter condividere la stesura dei più intensi capitoli della mia vita.
"C'era acqua, tanta acqua...e forse anche un pò di vento quando aprii i miei occhi per la prima volta in aguador..."


SARDONE

Buongiorno. Oggi parliamo di emorroidi. Ahah scherzo...oggi le assaggiamo. Scherzo ancora... Ok, salve sono Sardone ed insieme all'amico Dave Dacoda da qualche tempo ho aperto la serranda alla baracca Bangla Boys(ITA)-l'Ita sta per Italia...per distinguerci da i Bangla Boys inglesi che non si sa mai con gli avvocati che stanno in giro...-. In essa io ricopro il ruolo di copilota e clitarrista con delega ai cori retrostanti. In seguito, resomi conto di non essere in grado di effettuare un assolo con più di due note l'una di seguito all'altra, ho invitato (previa autorizzazione del succitato Dacoda) l'amico e maestro Arpone (autoproclamatosi Josè Domingo Anaja de lo Japigentu...credo di non aver omesso nomi) ad unirsi al simpatico duo che è così diventato un simpatico "duo con": possiamo infatti definirci i fratelli Abbagnale della musica italiana e il maestro Arpone il nostro Peppiniello di Capua, chitarrista e omino fondamentale per questioni tecnico tattiche che a me e Dave sembrano impossibili tipo...inserire il cavo nella chitarra...regolare i volumi...roba da ingegneri del suono insomma. Vorrei dirvi che se è bello camminare in una Valleverde altresì bello è esibirsi insieme davanti agli spettatori che ogni volta accorrono ai nostri concertini. Particolare piacere mi ha fatto lo strissiòne che ad una recente serata una fan ha esposto, ovviamente dedicato alla mia persona: "Sei un po' sovrappeso ed il tuo fegato un po' gonfio ma il cuor di te ho acceso e d'amore il petto tronfio...". Ecco queste sono le cose che mi fanno amare lo show-biz e il portare avanti una rock band... Per il prossimo futuro speriamo di poter incidere dignitosamente un long-playin, venderne un milione di copie per poi poterci finalmente dedicare al nostro sogno: scioglierci e fare a gara a chi ha più successo da solista. Allora venite a trovarci nelle prossime tappe del tour...prossimamente su queste pagine, così ci vediamo e salutiamo tutti di persona e... RICORDATE: stasera, quando tornate a casa...date una carezza ai vostri bambini... e dite loro che è una carezza dei BANGLA BOYS... Sardone

Dave Dacoda

Nasce a Bari il 16 novembre 1982 alle 14.20 mentre servivano la prima zuppa del casale della storia, nel reparto di chirurgia endoscopica. Ad undici anni mentre si trovava su di un aereo, avviene un attentato. Riesce a prendere l'unico paracadute e si tuffa da 2000 metri sulle verdi vallate del cile. Prima di gettarsi col paracadute guarda negli occhi l'attentatore, che aveva distrutto il suo sogno che portava con se nell'aereo. Allenare una squadra di opossum. Coverà sempre rabbia per quell'uomo che ricercherà in tutto il mondo. In Cile cresce grazie ad un maestro di arti marziali. Riceve una lettera di sfida dopo venti anni da parte dell'attentatore. E' giunto il momento di riscattarsi. Dacoda si iscrive al First Sing e Box Song tournament. Affronterà il terrorista lasciandolo in vita ma colpendolo col suo mega urlo!!! Oggi Dave Dacoda canta e suona nella Band dei Bangla Boys portando avanti il suo credo, i suoi sogni e la speranza di un infanzia passata troppo in fretta. Vogliamoci Bene. (G.C.Vanne Damme)

in questa foto un noto amico dei Bangla Boys (Carmine Pennisi) prende parte al coro di Ambrarabàcirockandroll